Se il Deejay mette su poesie

Se il Deejay mette su poesie
Nicola Crocetti e Jovanotti

Il mezzo è il consueto, tradizionale: il libro. Il genere è la poesia, quella che secondo l’indimenticabile professor Keating de “L’attimo fuggente” non leggiamo solo perché è carino farlo, ma perché ci tiene letteralmente in vita. I temi poi sono quelli eterni dei tormenti, delle passioni, dei grandi interrogativi, dei miracoli e delle esaltazioni dell’avventura umana. Gli autori sono i più grandi di sempre, quelli che non dovrebbero mai mancare nel lessico di un essere umano minimamente “umano”.

Il titolo è “Poesie da Spiaggia” ed è geniale così come è geniale l’idea di affiancare nella scelta delle 118 poesie dell’antologia (Crocetti editore, pag. 160, € 15), all’editore Nicola Crocetti il celebre Lorenzo Cherubini in arte Jovanotti. Si tratta di un artista amato da molti, ma detestato da molti altri, un cantautore che però non ha mai nascosto il suo amore per l’arte e la letteratura (ricorderete la poesia letta al Festival di Sanremo). Un deejay che questa volta anziché alternare brani musicali, ha deciso di mettere sul giradischi un’ampia scelta di immortali liriche. I poeti e i traduttori scelti sono tutti illustri: Saffo, Whitman, Giudici, Rilke, Baudelaire, Szymborska, Sanguineti, Luzi, Nabokov, Borges, De Angelis, Gualtieri, Anedda e l’elenco è ancora lungo e impressionante. Anche chi non ama il rap del simpatico riccioluto dovrà riconoscergli questa volta il merito di aver prestato il proprio volto e la propria passione ad una giusta causa. Quale? Rendere meno antipatica e lontana dalle nostre vite la poesia, ovvero quelle semplici righe di testo che possono nutrire un’anima. Un libro curiosamente magico perché leggendolo o regalandolo ci può far sentire tutti molto meno soli di quel che pensavamo.