Combattimenti interiori di un giovane pagliaccio

Combattimenti interiori di un giovane pagliaccio

Dov’era la borghesia conservatrice durante la guerra? Perché non ha mai manifestato apertamente ostilità a Hitler? E perché adesso, 17 anni dopo, nonostante il ritorno della democrazia, quell’ipocrisia di fondo è rimasta? Sono le domande a cui cerca di rispondere Hans Schnier, un giovane di Bonn. Per vivere fa – senza alcun successo – il clown. La sua ragazza, Maria, se n’è andata, e lui non ha mosso un dito per provare a fermarla. Ora se ne sta sul letto, come un Oblomov qualsiasi, a rimuginare sul rancore che pian piano lo sta portando ad odiare tutto e tutti. Il Sistema, la società tedesca, le comunità religiose, il mondo artistico e l’amore, naturalmente, sentimento perduto per sempre.

Heinrich Böll, “opinioni di un clown”, 1963

“Solo che io non sono affetto soltanto da malinconia, mal di testa, indolenza e dalla mistica facoltà di sentire gli odori per telefono. Il più terribile dei miei mali è la predisposizione alla monogamia; c’è una sola donna con cui posso fare tutto quello che gli uomini fanno con le donne: Maria. E da quando lei se n’è andata, vivo come dovrebbe vivere un monaco, con la differenza che io non sono un monaco.”